Ho interessanti prospettive per il futuro
Vi ricordate il film con Renato Pozzetto, 1984 (avevo 2 anni ma già i super-poteri), "il ragazzo di campagna"? Artemio (Pozzetto) è un ragazzo proveniente da un piccolo paese, dove non succede mai niente e il passaggio del treno è l'unico spettacolo visibile che possa un minimo emozionare. Decide di andare a Milano, grande città, per stravolgere la sua vita e "cominciare a vivere". Film divertente che io riguardo sempre con ilare perplessità in quanto la piccola campagnola che è in me si riconosce sempre un minimo, nel vedere il disagio di chi parlava con le mucche ed i cani alle prese con una fermata della metropolitana. Sono anni che mi sento campagnola di città, per ciò che ho vissuto nei miei viaggi, per ciò che vivo quando vado nelle grandi città italiane....quelle veramente grandi...non Parma e Reggio Emilia! Questo ha fatto sì che nella visione del film di ieri sera, l'ennesima, io mi sentissi più ragazza di città e meno di campagna, potendo vedere il film rilassata, non sentendomi chiamata in causa.
Mi sono sentita però chiamata in causa spesso in un altro senso, questa volta, durante il film. Mentre Artemio è in città tutti gli chiedono: "Cosa fai nella vita?" e lui risponde: "Nulla. Ma ho interessanti prospettive per il futuro".
Ecco, io ho interessanti prospettive per il futuro.
Mi sono sentita però chiamata in causa spesso in un altro senso, questa volta, durante il film. Mentre Artemio è in città tutti gli chiedono: "Cosa fai nella vita?" e lui risponde: "Nulla. Ma ho interessanti prospettive per il futuro".
Ecco, io ho interessanti prospettive per il futuro.
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