lunedì 10 settembre 2007

Le seghe mentali? Facciamocele con un soundtrack degno :-)

Cosa si può non essere toccati da uno sguardo del genere?

Raccolgo quindi con entusiasmo l'appello che mi ha lanciato Shary.
Rimango dell'idea che ogni post di un blog personale debba scaturire da una piccola scintilla di vita vissuta, non necessariamente quotidiana.
Un frase sentita, un scena vissuta, un pensiero latente che vogliamo svicerare: la mia call to action è arrivata oggi, leggendo questo post.

Mi sono chiesto perchè ognuno di noi ha una o più canzoni del cuore: la risposta più immediata è che leghiamo la canzone ad un particolare momento o circostanza o - addirittura - periodo. Un legame forte, che ci portiamo dentro e che riappare non appena ascoltiamo quelle note.

Ma non è solo questo il motivo: la tonalità del brano (maggiore / minore), unita al testo agisce in maniera profonda sulla sfera emozionale del destinatario.

Ad esempio, l'improvvisa irruzione di poche battute in tonalità minore in un contesto in tonalità maggiore inserisce un elemento di sturbo nella composizione.
Come, viceversa, il ritornello in tonalità maggiore arriva come una "liberazione" di ciò che la strofa ci ha fatto vivere (Ordinary World, la canzone che ha fatto nascere questo mio post, calza a pennello :-) ).

A pensarci bene, credo che una canzone sia anche ipertesto: quanti collegamenti, di svariati tipi, si creano nel momento in cui la ascoltiamo, anche solo passivamente!

Adoro la psicologia da quattro soldi: a volte, è il sale del mio cervello :-)

2 commenti:

Allefer ha detto...

Adori "la psicologia da quattro soldi"?!? :-) ....

Anonimo ha detto...

sì, ne sono un grande estimatore anche se non lo ammetto mai...un'ammissione di questo tipo potrebbe risultarmi fatale!!
:-)