venerdì 29 giugno 2007

La mietitrebbia: spettacolo bucolico

Vi ho parlato della mia passione per le cose contadine, per l'agricoltura e per la natura-campagna.
Vi ho narrato di quando ero piccola e adoravo giocare con i trattorini di Gnele (mio cugino maschio maggiore) e con le macchinine di Carlo (mio cugino maschio minore).
Tra i trattorini di Gnele c'era una mietitrebbia.
Ed era un modellino della John Deere. Gnele mi diceva che la Deere era la migliore casa produttrice di attrezzi e macchinari agricoli.
Oggi Gnele fa l'agricoltore ed ha un sacco di trattori-attrezzi Deere. Ha buon gusto per la qualità ma si è fatto anche un fracco di soldi. A sua cugina niente però.
Va beh... pazienza...
Da quel semplice modellino...nacque il mio fascino per le mietitrebbie. Ora tutte le volte che vedo una mietitrebbia mi eccito e mi lascio ammaliare da una così mastodontica invenzione tecnologica.
Sì, perchè la mietitrebbiatrice è una creazione geniale.
E' enorme, perchè deve contenere il grano. Una volta piena si avvicinerà al camion e con un tubo svuota-chicchi scaricherà tutto ciò che ha mietuto.
Gnele mi diceva che non si può mietere alla cazzo. Non è necessario che il grano sia maturo. E' necessario soprattutto che il campo da mietere non sia umido e che non cia sia vento durante la mietitura, altrimenti la "presa" delle spighe non sarebbe regolare ed efficiente.
Poi...la cosa che più mi affascina...c'è posto soltanto per una persona sulla mietitrebbiatrice. In due non si può andare. Non c'è proprio spazio ed è irregolare, cioè per la sicurezza "legale" del veicolo solo una persona può essere alla guida-uso della miety.
Che cosa straordinaria....

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